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mercoledì 9 dicembre 2009

Terzo sguardo (da "78 Giri")


Ed il celeste si sveste di quel sole
dietro un ombrato di passaggio;
lontano, un latrato ingoia il silenzio
dei miei occhi verso lo scuro del lago.
Ed i pensieri,
che nascono dal non pensare,
dipano in un gomitolo di luna,
quando la notte avrà i miei occhi
e la luna l’ombra di un cane;
di loro farò gialli versi
come lumeggio incontro al dimani,
e avanti lo scuro del lago,
il silenzio più forte
è una barca che non rompe l’acqua:
pare sentire una bocca che suona.

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