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domenica 13 dicembre 2009

Lo specchio girato


Passi corrivi, sguardi asfaltati
il Natale si sveste del celeste
pavesano gli abituri con sciarpe
color del sangue e luci ad intermittenza.

Il retrogusto amaro del caffè,
lambisce il mio palato
come velati passaggi di donna.

Il bar si svuota
con augurose strette di mano:
mi ritrovo fuori a fumare senza tabacco;

le pareti del mio cervello
sono bianche, come il marmo dell’avello,
ed il cielo è uno specchio girato
in attesa che faccia neve.

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