Borboglia la vaghezza dei turisti
a quel vagare inquieto sul battello,
mentre ai poggi mi è dolce
il bianconero esistere del gelso.
Tempo sventato,
lo sguardo viaggia in diagonale,
è quello delle folaghe,
nella quieta onda.
In questa terra di mezzo, le mie ali,
sono vesti leggere:
“vivo l’attesa nel volo del cigno”.
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