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mercoledì 9 dicembre 2009

L'amore tedesco (da "78 Giri")


Dattorno l’algente biancore
attarda il costeggiare, nel mattino,
queste spallette di prisco pietrame,
ed è uno schiaffo, il tempo, alla guardata
di questo pianto di notte e di giorno.

Il Portale di ingresso al castello mi accoglie
di una nostalgica mantiglia,
che è di un tempo
quando a Bracciano si salutava l’estate,
ed il lago sbolliva di quelle voci forestiere:
nelle sere le cucine fumigavano parlate.

Volgo lo sguardo ad un peritoso saluto,
le parole appese come i rami di nonna,
a gocciare sopra il grande camino;
così mi ritrovo, muta,
e sporca di terra d’ombra bruciata:
sono occhi di un caporale tedesco.

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